Il Vino
Creta ospita uno dei vigneti piú grandi dell’intera Grecia, in termini sia di dimensioni che di produzione. Il venti per cento della produzione vinicola della Grecia, infatti, proviene da Creta e gira attorno a 950.000 ettolitri di vino.
Il suolo, il clima, la varietá delle uve e il metodo di produzione tradizionale sono i quattro principali fattori determinanti della qualitá del vino di Creta. L’armonioso clima mediterraneo di Creta, caratterizzato da leggeri venti ed estati soleggiate, é influenzato positivimanete dalle montagne e dal mare che garantiscono ai vigneti un microclima dalle proprietá uniche.
La coltivazione dell’uva avviene a Creta sin dai tempi dell’epoca minoica, quattro mila anni fa. La storia della viticoltura, tuttavia, puó essere tracciata ancora piú indietro, in tempi antichissimi.
Ariani, antichi Persiani, popolazioni Semitiche e Assiri sono considerati tra i primi conoscitori della produzione di vino. L’arte della viticoltura passó, poi, in mano agli Egiziani, alle gente di Palestina e della Fenicia, e soprattutto ai Greci.
I Greci svilupparono la vinificazione a livelli ottimali, stabilendo quasi un monopolio del mercato per secoli. Impararono l’arte della viticoltura dalle popolazioni orientali, come gli egiziani, con i quali i Greci e, specialmente, i Minoici, hanno sviluppato forti relazioni commerciali.
Quando l’archeologo Arthur Evans portó alla luce la questione della civiltá minoica, furono scoperte centinaia di tavole che dimostravano una fiorente economia attraverso l’agricoltura e le attivitá commerciali.
I Minoici riuscirono a girare gran parte del Mediterraneo; le loro barche raggiunsero, persino, la corte del Faraone d’Egitto. In alcune pareti dipinte egizie, infatti, si sono trovate rappresentate le barche cretesi mentre approdano ai porti d’ Egitto.
Persino Omero scrisse che, al suo tempo, i vini cretesi fossero ambiti in tutto il mondo conosciuto.
Quando Creta divenne una provincia dell’Impero Romano, i produttori cretesi di vino aumentarono significativamente le loro capacitá di viticoltori, producendo un eccellente vino dolce, il quale, attraverso Roma, conquistó l’intero mondo del tempo.
Una fase analoga accadde quando, nel 1204, Creta fu conquistata dai Veneziani. I Cretesi, godendo della protezione e delle reti commerciali offerte dai Veneziani, riuscirono a dominare il mercato europeo di vino per molti anni. Nel 1415, le esportazioni annuali di vino raggiunsero i 20.000 barili, per raggiungere la media dei 60.000 barili circa un secolo e mezzo dopo.
Dal 1669, anno in cui Creta venne conquistata dagli Ottomani, e per circa i due secoli a venire, non compaiono chiare testimonianze della produzione vinicola nell’isola.
Fino a due o tre decenni fa, oltre alle poche aziende vinicole, la maggior parte del vino proveniva dalle produzioni domestiche. Questa produzione era principalmente riservata al consumo privato. Per ogni famiglia, il vino era la propria passione e gioia. La mancanza di infrastrutture e di mezzi tecnici adeguati, tuttavia, resero impossibile la conservazione del vino a lungo termine in un clima piuttosto caldo, come quello di Creta, riducendo velocemente la qualitá del vino.
I produttori cretesi di vino si suddividono in due categorie: aziende private e cooperative sociali. Oggigiorno quasi tutte le aziende esportano gran parte dei loro vini, sempre piú popolari nei mercati stranieri, ricevendo numerosi premi in competizioni internazionali.
Quattro diverse verietá di uva vengono coltivate a Creta: Vilana per i vini bianchi; Kotsifali e Mandilari per i vini rossi e rosé; e Liatiko per alcuni vini rossi, dolci e lisci.
Inoltre, da parte di alcuni produttori c’é la volontá di coltivare e recuperare alcune varietá locali, come il Malvasia di Candia, abbandonate nel passato e quasi scomparse.
Per concludere, a Creta, ci sono quattro aree d'' Appelation d'' Origine: Peza (rinomata per il vino bianco o rosso, secco), Arhanes (per il vino rosso), Dafnes (per il vino rosso, dolce e secco) e Sitia (anch’essa rinomata per il vino rosso, dolce e secco).